16 dicembre 2009

23 ottobre 2009

Interpellanza parlamentare On. Ciocchetti



Atto Camera Interpellanza urgente 2-00489 presentata da LUCIANO CIOCCHETTI martedì 29 settembre 2009, seduta n.222 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, il Ministro della difesa, per sapere - premesso che: i dipendenti dell'Associazione nazionale combattenti e reduci (ANCR), impiegati come guardie giurate presso la Federazione provinciale di Roma Istituto vigilanza Urbe, lamentano lo stato di precariato in cui versano ormai da circa quattro anni; i lavoratori protestano contro il cambio di gestione dell'ente, trasformato in soggetto privato. Il passaggio da dipendenti pubblici ad addetti di un'impresa privata comporterebbe un peggioramento delle condizioni contrattuali, un salario minore e tutele più basse; sono in corso da settimane manifestazioni delle guardie giurate, che chiedono «un intervento del governo a soluzione della vertenza, che garantisca loro di continuare a lavorare con gli stessi diritti e requisiti già posseduti»; giova ricordare che all'Associazione nazionale combattenti e reduci è stata riconosciuta, con regio decreto n. 850 del 19 aprile 1923, l'esclusiva rappresentanza nonché la tutela degli interessi morali e materiali dei combattenti e reduci presso il Governo e che con regio decreto n. 1371 del 24 giugno 1923 veniva eretto in ente morale, con scopi e funzioni sociali e di assistenza nei confronti della categoria dei combattenti e reduci; dopo alcuni tentativi di distaccare i dipendenti dell'ente e di cedere il ramo di azienda, il presidente dell'ANCR si è rivolto persino al tribunale civile di Roma, sezione fallimentare, per chiedere l'applicazione della legge n. 270 del 1999 in materia di stato di crisi delle grandi imprese: richiesta rigettata per due volte in quanto non applicabile ad un ente morale; in una nota integrativa al giudice, il Presidente dell'ente dichiarava che sia la federazione che l'istituto di vigilanza urbe erano soggetti autonomi rispetto all'ente morale ma, successivamente a tale nota, il Tribunale di Roma dichiarava lo stato di insolvenza della sola federazione provinciale di Roma dell'ANCR; i dipendenti si sono opposti a tali soluzioni in quanto gli stessi risultano essere dipendenti diretti dell'ente ANCR ed iscritti all'INPDAP e temono di perdere le relative garanzie occupazionali e tutti i diritti ad esse connesse; a sostegno delle tesi dei dipendenti è stata fatta una ricerca storica inerente alla reale condizione giuridica dell'ente morale e dell'annesso Istituto di vigilanza da cui emerge in maniera inequivocabile la posizione giuridica dei dipendenti dell'ente ANCR; tra l'altro, la Procura di Roma ha acquisito documentazione inerente alla vicenda e disposto sequestri presso le sedi dell'ANCR; l'anomalia del caso e gli atti giudiziari in corso dovrebbero consigliare maggiore prudenza nell'adozione di atti da parte di tutti i soggetti interessati alla scissione dell'Istituto di vigilanza dall'ente ANCR -: se non ritengano di adottare urgenti iniziative volte a trovare una soluzione alla vicenda evidenziata in premessa, nel rispetto dei legittimi diritti dei dipendenti e nel rispetto delle leggi che disciplinano gli enti di identica natura. (2-00489) «Ciocchetti, Dionisi, Vietti, Adornato, Bosi, Buttiglione, Capitanio Santolini, Cera, Ciccanti, Compagnon, De Poli, Delfino, Drago, Anna Teresa Formisano, Galletti, Libè, Mannino, Mereu, Mantini, Mondello, Naro, Occhiuto, Pezzotta, Pisacane, Poli, Rao, Ria, Romano, Ruggeri, Ruvolo, Tabacci, Tassone, Nunzio Francesco Testa, Volontè, Zinzi».

21 ottobre 2009

Birra e salsicce


300 persone inocccupate alle quali non èstato concesso nessun sostegno economico.

Trecento lavoratori qualificati nel settore sicurezza che hanno superato i corsi finanziati dalla regione lazio sono stati scippati della loro dignità professionale, ma non della voglia di lottare. Il paradossso assurdo ed inaccettabile è che questi lavoratori si trovano in uno stato di limbo nel quale non risultano licenziati dall'ANCR ma non possono più lavorare all'interno della stessa asssociazione inquanto il presidente non li riconosce come propri dipendenti. Pertanto pur avendo la disponibilità della regione lazio(http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/dettaglio_comunicati.php?vms=172&vmf=&id=1629) alla concessione della cassa in deroga, non esiste un interlocutore che possa attivare materialmente questo sostegno, così come prescrive la legge.
Intanto sono già 2 anni che i lavoratori hanno fatto opposizione alla sentenza del tribunale fallimentare ( http://ancrivu.blogspot.com/2007/12/ricorso-del-26-ottobre-2007.html) che ha dichiarato lo stato di insolvenza di una parte dell'ente morale alla quale , per l'occasione è stata aperta una partita iva e conseguente iscrizione alla CCIAA.
Ci auguriamo che presto si possa arrivare alla sentenza definitiva, perchè proprio grazie ai ritardi dell'amministrazione giudiziaria i lavoratori sono stati messi di fronte alla drammatica scelta di continuare a lavorare e perdere tutti i loro diritti, oppure continuare a lottare ma senza un sostegno economico derivante dall'attività lavorativa.
Tutte le parti istituzionali competenti sul territorio, interpellate e sollecitate, si sono dimostrate disponibili ad arrivare in maniera congiunta e rapida ad una soluzione positiva della intera vicenda.
La concessione della cassa in deroga, se mai avverrà, sarà una boccata di ossigeno per noi lavoratori e per le nostre famiglie fermo restando che l'obiettivo resta il posto di lavoro.
Domani si discute l'art. 700 e l'opposizione al tribunale fallimentare... sicuramente un giorno importante.
Vedremo in che tipo di paese stiamo vivendo.

18 ottobre 2009

LAZIO: MARIANI, VERTENZA VIGILANTI ANCR, SUBITO AMMORTIZZATORI SOCIALI

(IRIS) - ROMA, 16 OTT - “Questa mattina ho preso parte all’incontro, svoltosi presso la Presidenza della Regione Lazio, con una delegazione dei vigilanti dell’ANCR, in vertenza aperta ormai dallo scorso mese di agosto”. Lo dichiara in una nota Peppe Mariani, Presidente della commissione Lavoro, Pari Opportunità, Politiche Giovanili e Politiche Sociali della Regione Lazio. “Si tratta – prosegue Mariani – di trecento persone inoccupate, alle quali, peraltro, non è stato ancora concesso un sostegno economico. In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui si dà la massima importanza alla sicurezza, lavoratori, qualificati proprio in questo settore con corsi finanziati dalla nostra Regione, perdono non soltanto la loro dignità professionale, ma non riescono ad ottenere ammortizzatori sociali per poter far fronte alle difficoltà economiche quotidiane. Il tratto più assurdo e inaccettabile di questa situazione, è lo stato di limbo nel quale si trovano questi lavoratori, che non risultano licenziati dall’ANCR, dove però non possono più lavorare. Ne consegue che la commissione da me presieduta, pur avendo dichiarato, in accordo con l’Assessore al Lavoro, la disponibilità della Regione alla concessione della cassa integrazione in deroga, non possiede un reale interlocutore, qualcuno che stia materialmente dall’altra parte del tavolo di confronto. Credo, allora – continua Mariani - che l’incontro di questa mattina, preceduto da una mia mozione presentata il 7 ottobre e votata in Consiglio Regionale all’unanimità, sarà finalizzato a coinvolgere in modo definitivo tutte le parti istituzionali competenti sul territorio, ed arrivare in maniera congiunta e rapida ad una soluzione positiva dell’intera vicenda. In questo senso – conclude Mariani – sarà anche determinante l’udienza fissata per il giorno 22 ottobre da parte del Tribunale del Lavoro di Roma. Mi auguro, infatti, che quest’ultimo possa agevolare e concretizzare le procedure per la concessione della Cassa Integrazione in Deroga. Dopo questo primo passo, fondamentale per le famiglie di questi lavoratori, sarà necessario elaborare nuove strategie di riassorbimento occupazionale, che non permettano la dispersione di tali professionalità”.

LAZIO: CONSIGLIO, APPROVATA MOZIONE PER LAVORATORI ANCR-IVU

(ASCA) - Roma, 7 ott - Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Bruno Astorre (Pd), ha approvato all'unanimita' una mozione presentata da Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio) a sostegno dei lavoratori dell'Associazione nazionale combattenti e reduci (Ancr) impiegati come guardie giurate presso la Federazione provinciale di Roma Istituto Vigilanza Urbe (Ivu).''Nonostante il clamore suscitato dalle azioni di protesta - ha detto Mariani - nonostante i molti incontri con rappresentanti istituzionali e la lettera che io stesso ho inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non e' ancora stato fatto nessun atto concreto che vada nella direzione sperata''.''Per questo motivo'', ha aggiunto Mariani, ''ho presentato questa mozione in Consiglio Regionale nella quale chiedo alla Giunta e al Presidente Marrazzo di impegnarsi su tre precisi punti: l'applicazione della Cassa Integrazione in deroga per i 300 lavoratori che non hanno accettato di presentare le dimissioni volontarie; la promozione di qualsiasi iniziativa per la costituzione di un tavolo interistituzionale con tutte le parti interessate per affrontare in modo congiunto la vicenda; il riassorbimento occupazionale per questi lavoratori nelle attivita' di monitoraggio del territorio''.La mozione impegna il Presidente e la Giunta anche su un quarto punto, sintetizzato in Aula dal consigliere Giovanni Carapella (Pd). ''Chiediamo alla Regione - ha detto Carapella- di impegnarsi nei confronti del Governo e dei Ministeri competenti affinche' il Commissario straordinario dell'Ancr non lasci nel limbo i lavoratori ex Ivu''.Carapella ha poi ribadito l'importanza della richiesta di cassa integrazione in deroga, ''per la quale - ha detto - la Regione e' gia' disponibile''. Il Consiglio regionale ha anche approvato un odg presentato dal vicepresidente del Consiglio Bruno Prestagiovanni (An-Pdl) che ''impegna il Presidente della Giunta della Regione Lazio ad intervenire al fine di porre in essere ogni possibile iniziativa tesa ad ottenere che dal Governo venga garantita la stabilita' d'impiego riconosciuta per legge ai dipendenti dell'Ancr e, quindi, alle stesse guardie giurate dell'Ivu''.

12 settembre 2009

Fine delle trasmissioni.... per ora.

Le trasmissioni sono per ora terminate. Non verranno divulgate notizie dei 300 dipendenti dell'ANCR in presidio permanente nelle piazze romane per non compromettere la nostra azione presso le istituzioni. A presto.

28 agosto 2009

Dal 28 agosto...



9 Ragazzi ex dipendenti dell' IVU dal 27 agosto alle ore 13.00 stanno manifestando il loro dissenso, alla situazione nella quale tutti noi che non abbiamo aderito alla IVU-SpA ci troviamo, con uno sciopero della fame. Purtroppo viviamo in un paese dove dei cittadini-lavoratori per veder riconosciuti i loro diritti sono obbligati a gesti estremi pericolosi per la propria salute. Chiediamo solo un tavolo istituzionale alla presenza della Presidenza del Consiglio, del presidente dell'ANCR (nostro datore di lavoro), e del prof. Lucio Francario cosicchè ci venga riconosciuta l'appartenenza all'ente morale ANCR, come certificato dalla nostra lettera di assunzione che non abbiamo mai rinnegata con dimissioni o insinuazioni al passivo.

16 agosto 2009

Dal 14 al 28 agosto al siamo qui.

da: IL MESSAGGERO

ROMA (16 agosto) - Seconda notte sul Colosseo per le 7 guardie giurate dell'Istituto vigilanza dell'Urbe, che da sabato pomeriggio, sono accampate sopra il terzo anello del monumento per protestare contro il cambio di gestione dell'ente, trasfornato in soggetto privato e che impone la modifica del loro contratto di lavoro, da pubblici dipendenti in lavoratori di un'azienda privata, con condizioni salariali e tutele più incerte.Nuovo malore per un manifestante. «Nel corso della notte - racconta uno dei colleghi che da sotto il Colosseo assiste i sette, Walter Pignatelli - Giorgio, 52 anni, ha avuto di nuovo problemi di respirazione. La dottoressa si è rifiutata di raggiungerlo a circa 50 metri d'altezza, per prestargli soccorso. Così l'autista dell' ambulanza del 118 è salito a portare un respiratore con l'ossigeno, ma arrivato sul posto non ha funzionato».A quel punto non è restato che far avere a Giorgio un ansiolitico che, secondo quanto viene riferito, è stato sufficiente a calmarlo e farlo dormire fino alle 5. Stamani sono stati rifocillati con cornetti, cappuccini, acqua e bustine di magnesio e potassio per affrontare la giornata che si preannuncia con temperature elevate. Di scendere non ne vogliono sapere e di una eventuale staffetta non se ne parla: «le forze dell'ordine ce lo impedirebbero e non possiamo permettercelo», spiega.Il Campidoglio interviene per cercare di trovare una soluzione che fermi la protesta delle 7 guardie giurate dell'Istituto vigilanza dell'Urbe, che da venerdì pomeriggio, sono sopra il terzo anello del Colosseo per protestare contro il cambio di gestione dell'ente dal quale dipendevano. L'assessore capitolino alle Attività produttive Davide Bordoni, che si è recato sotto al Colosseo e, informa presidente del Libero Comitato Rdb Marco Lucarelli «ci ha convocati domani alle 11 in Campidoglio». Un invito accolto perchè «non rinunciamo al dialogo - spiega Lucarelli tra i portavoce della protesta - ma non fermiamo la protesta e se la Prefettura è disposta ad aprire un Tavolo ma solo se scendono dal Colosseo, niente da fare». Lucarelli spiega che il Tavolo «è già stato aperto a Palazzo Chigi nel marzo scorso ma il ministero della Difesa continua a defilarsi». Soddisfatti si dicono invece le guardie giurate «per la convocazione del Campidoglio», perchè «speriamo sia un inizio di interesse istituzionale» anche se «la questione si risolve solo a Palazzo Chigi, perchè si tratta di un ente nazionale. Non credo che sia possibile risolvere la questione a livello locale, ma se le istituzioni pensano di poter trovare sbocchi per i lavoratori, sono i benvenuti».
Dal : Corriere della sera
Roma 18 Agosto 2009
E' sceso dal terzo anello del Colosseo, uno dei sette «gladiatori», i vigilantes asserragliati sul Colosseo per protestare contro la ristrutturazione della Ancr-Urbe Roma, l'azienda che nella trasformazione da ente pubblico a ditta privata avrebbe provocato il licenziamento di 300 guardie giurate. La decisione è giunta dopo una lunga trattativa tra i manifestanti e le istituzioni, con la mediazione del rappresentante sindacale RdB Marco Lucarelli e del presidente della commissione Lavoro della Regione Lazio, Giuseppe Mariani. Giorgio Gori, il primo «gladiatore» a lasciare la protesta sul Colosseo «è sceso per i problemi di salute che ha avuto», spiega Angelo De Paolis, uno dei sei lavoratori rimasti a manifestare sull'anfiteatro Flavio, ma anche come «gesto di collaborazione per le trattative aperte».
Lunedì sera i gladiatori avevano bocciato qualsiasi ipotesi di sospensione della pericolosa protesta (sono da 4 notti accampati su un cornicione a 50 metri d'altezza) denunciando un «ricatto inaccettabile»: ovvero la richiesta di scendere dall'Anfiteatro in cambio di un incontro in Prefettura fissato per le 11 di martedì. Poi nella notte si è raggiunto un accordo: in considerazione delle condizioni di salute di Gori, che alle nove ha abbandonato la protesta ed è stato portato all'ospedale San Giovanni per accertamenti. Lunedì la guardia giurata si era sentita male ed aveva avuto bisogno dell'intervento di un medico che, in cima al Colosseo, gli aveva somministrato una flebo.
Le altre 6 guardie giurate che - appoggiate a terra da un centinaio di colleghi - occupano da venerdì il terzo anello del Colosseo, restano in vetta al monumento. Nel frattempo è in corso l'incontro - si spera decisivo - che in prefettura dovrebbe portare ad un accordo tra manifestanti, rappresentati dalla Rdb, e istituzioni. L'incontro è iniziato fra tensioni perchè la prefettura non ha accettato che fossero presenti i soli sindacati di base - che contestano la ristrutturazione - ma ha voluto al tavolo anche i confederali, contestati dalle Rdb perchè accettarono l'accordo di ristrutturazione dell'Ancr Urbis-Roma.La trattativa sarà difficile, spiegano i sindacalisti di base, che attaccano la gestione di una ristrutturazione aziendale sulla quale sono aperte due inchieste della magistratura: «Inizia un percorso per comprendere cosa è successo» nella privatizzazione dell'ente Ancr. Finora 600 dei 900 vecchi dipendenti hanno firmato il contratto con il nuovo istituto privatizzato.
I manifestanti confidano nel vertioe in Prefettura dopo che, lunedì mattina, aveva lasciato l'amaro in bocca il fallimento della riunione in Campidoglio con l'assessore al commercio del comune di Roma, Davide Bordoni. Un sostanziale nulla di fatto. Nel «nido d'aquila», le sei guardie aspetteranno i risultati dell'ennesimo incontro.Il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo giustifica la stasi spiegando che «il Comune in questo caso non è interlocutore nel senso tecnico del termine ma politico: in ogni caso come amministrazione non ci tireremo indietro». Ma ribadisce che la protesta deve essere modificata: «Se vorranno mantenere la forma assembleare di protesta, lo potranno fare ai piedi del Colosseo».

11 agosto 2009

Ancora per gli indecisi

STANNO ARRIVANDO DELLE RACCOMANDATE CON TUTTA LA DOCUMENTAZIONE PER ESSERE ASSUNTI DALLA IVU SPA. PRATICAMENTE CI MANCA SOLO CHE METTONO LA GUIDA ROSSA ED UN AUTISTA CHE CI VIENE A PRENDERE A CASA.

10 agosto 2009

Proroga causa impossibilità a coprire posti di servizio

Già stanno a spende soldi per tutti sti telegrammi. Me sà che i 120 euro al mese che levano dalle buste paga sò pochi.

08 agosto 2009

Ormai non si torna indietro




Art. 700 Codice procedura civile

Condizione per la concessione, fuori dei casi regolati nelle precedenti sezioni di questo capo, chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occcorrente per far valere il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile, può chiedere con ricorso al giudice i provvedimenti di urgenza, che appaiono, secondo le circostanze, più idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito.

05 agosto 2009

Che mattacchioni!

fonte: sito agenzia delle entrate
Certo che per essere una nuova azienda, la partita iva è un pò vecchiotta.

Per non andare impreparati a via Rina Monti







21 luglio 2009

Avviso per gli interessati

DA LUNEDI 20-07-09 IL SINDACATO "LIBERO COMITATO RDB" METTE A DISPOSIZIONE LA PROPRIA SEDE SITA IN VIA DELL'AEREOPORTO, 129 PER L'INVIO DI LETTERE CAUTELATIVE VERSO L'ANCR.
SI TERRANNO I SEGUENTI ORARI LUNEDI DALLE ORE 17,00 ALLE ORE 18,30 DA MARTEDI A VENERDI DALLE ORE 09,00 ALLE 18,30 CONTATTATE I SINDACALISTI DI RIFERIMENTO.

20 luglio 2009

Ce risemo!!


Ma è possibile che me devo mette a fà er vigile urbano co li commenti de li colleghi, che ve devo toglie la parola come ai regazzini de due anni? Eppure questo potrebbe esse no spazio pè cerca de comunicà gli sviluppi de stà situazione invece de insurtasse. Comunque io ve l'ho detto "nun scrivete insurti che tanto ve li cancello".

16 luglio 2009

Fase finale

Ormai portiamo sul groppone solo noi stessi... ognuno sceglierà il proprio destino per la prima volta da 5 anni a questa parte. Impossibile stare in finestra ad aspettare gli eventi... bisogna scegliere! E' forse questo il motivo di tanto nervosismo? Calma colleghi... chi vivrà vedrà!

08 luglio 2009

VERBALE ASSEMBLEA del 7 luglio 09 (M.S.E.)
























ASSEMBLEA

Sinalv – Cisal Libero Comitato G.P.G. – R.d.B. Savip Sindacato Lavoratori

TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI INVITANO

I LAVORATORI DELL’A.N.C.R.-I.V.U. A PARTECIPARE ALLA
Assemblea Autorizzata Indetta dalla OO.SS. Sinalv-Cisal

DALLE ORE 19.00 ALLE ORE 22.00 DELL' 8 Luglio 2009

Presso i locali siti in via Rina Monti,15

Ricordiamo a tutti i lavoratori l’importanza di partecipare alla riunione dove verranno trattati importantissimi temi riguardanti la nostra situazione.
Ordine del giorno:
Incontro Sviluppo Economico
Migrazione dei lavoratori
Varie e eventuali

Intervenite in Massa

01 luglio 2009

Fonte Luca PIETRONI

AVVISO A TUTTI I LAVORATORI SABATO 04 luglio 09 E' STATA INDETTA DAL SINDACATO SINALV-CISAL L'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI CUI PARTECIPERANNO RDB,SAVIP,SDL,UGL.GLI ARGOMENTI SARANNO IL PIANO INDUSTRIALE CHE ATTUERÀ' "LA NUOVA CORDATA" CON ORARIO 06:30-09:30
Fonte Luca PIETRONI

Per il verbale dell'incontro del 30 giugno 09 al MSE clikka sotto

http://www.savip.it/2009/06/30/roma-verbale-di-riunione-allo-sviluppo-economico-ex-art-47-l-n-428-1990//

Fonte sito SAVIP

25 giugno 2009

Da " Il messaggero" del 25/06/09

... e se a settembre l'ANCR risultasse tra gli enti inutili...
... e se a giugno 2010 venisse dismesso...
... e se i suoi dipendenti venissero ricollocati...

23 giugno 2009

Dal sempre puntuale collega Cirilli

Il giorno 24 Giugno 2009 al Consiglio regionale del Lazio c'è all'ordine del giorno una mozione riguardante il "rischio di precarizazione dei dipendenti dell'Istituto di Vigilanza Urbe presentata dai consiglieri: Prestagiovanni,Pallone, Fontana, Mariani, milana, Laurelli, Lollobrigida, Celori fiorito, Di Paolantonio, Foschi, Parroncini Grosso. Ai consiglieri è stata inviata la corposa documentazione che noi tutti conosciamo. P.S. Altro tassello o se volete altra sabbia nell'infame ingranaggio che ci vorrebbe stritolare.

18 giugno 2009

I soliti noti

L'adesione allo sciopero è stata scarsa. Evidentemente, come ha detto qualcuno in assemblea, camminiamo guardando la punta delle scarpe. Ci sentiamo già dall'altra parte, oppure speriamo che qualcuno lotti al posto nostro per raccoglierne poi i frutti, oppure mettiamo i piedi in più scarpe possibili. Dieci ore sotto il sole, e il giorno dopo i colleghi neanche ti chiedono com'è andata, anzi ti fanno quasi intendere che stai a perde tempo... se pensi che stai là pure pè loro, te passa davero a voja!!

13 giugno 2009

Manifestazione

Martedi 16 Giugno 2009 alle ore 11.00 a piazza Venezia per andare con calma fino a Montecitorio, dove per le 14.30 la piazza sarà a disposizione di coloro che vorranno manifestare il proprio dissenso alla vendita dell'istituto alla reina management http://www.vigilanzasicurezza.it/ fino alle 19.00. Il numero dei partecipanti sarà direttamente proporzionale alla voglia di rimanere ancorati alla nostra realtà di dipendenti di un Ente Morale. Se saremo pochi vorrà dire che ci hanno già comprati.

09 giugno 2009

ASSEMBLEA



Tutte le organizzazioni sindacali invitano i lavoratori dell’ A.N.C.R.-I.V.U. a partecipare alla assemblea autorizzata e retribuita indetta dalla O.S. U.G.L. dalle ore 6.00 alle ore 9.00 del 13 Giugno 2009 presso i locali siti in via Rina Monti,15.

Ricordiamo a tutti i lavoratori l’importanza di partecipare alla riunione dove verranno trattati importantissimi temi riguardanti la nostra situazione.


Ordine del giorno:


Presunto acquirente

Situazione Procedura

Procedure di vendita

Varie ed eventuali

19 maggio 2009

Consentitemi un commento

Quando 2 anni fà ho creato questo blog avevo pensato che poteva diventare un posto virtuale dove tutti i colleghi dispersi nei vari posti di servizio potevano informarsi sulle novità della nostra situazione. Il tempo mi ha dato solo in parte ragione, poichè appare chiaro che per qualcuno è diventato un posto dove insultarsi gratuitamente perdendo di vista l'opportunità costruttiva che questo blog voleva rappresentare. E' chiaro che mi rivolgo a quei tre o quattro che forse passano di qui nei momenti in cui sono troppo nervosi e magari si sfogano offendendo i colleghi. Per quanto riguarda gli altri non posso che apprezzare il loro modo di esprimersi anche a volte colorito, ma quando le circostanze lo richiedono ci stà pure quello.... non siamo certo in chiesa.
Ho aspettato per vedere se le polemiche si placavano ma con rammarico mi vedo costretto a cancellare i commenti che riporteranno insulti gratuiti. Tanto mi sentivo in dovere di fare. Un grazie e un buon lavoro.

16 maggio 2009

Perchè i romani antichi ce vedevano lungo!!!

Divide et impera (locuzione in lingua latina «dividi e domina») viene talvolta tradotto in italiano anche come dividi e impera, separa e conquista o dividi e conquista (che traduce anche l'espressione inglese analoga, sebbene non strettamente equivalente, divide and conquer).
da Wikipedia

08 maggio 2009

L'importante è partecipare

Martedi 12 maggio e giovedi 14 maggio dalle ore 09,00 alle ore 18,00 presso la sede della federazione RDB gli iscritti al Libero Comitato GPG potranno compilare la delega per la denuncia dei CUD.Per evitare affollamenti si raccomanda ai colleghi di organizzarsi per gli orari nelle due giornate.
Si prega i colleghi iscritti all’INPDAP di controllare la posizione contributiva e comunicare eventuali anomalie al collega Ponte al seguente numero telefonico 3316131058

01 maggio 2009

06 aprile 2009

26 marzo 2009

20 marzo 2009

13 marzo 2009

Studio legale FUSILLO & ASSOCIATI

Roma, li 5 marzo 2009



Spettabile
Comitato Lavoratori ANRC-IVU
Per posta elettronica


Oggetto: Insinuazione al passivo dell’Amministrazione Straordinaria della Federazione Provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci quale gestore dell’Istituto Vigilanza Urbe


Egregi Signori,

nell’imminenza del termine di decadenza per l’insinuazione al passivo dell’Amministrazione Straordinaria in oggetto mi è stato chiesto parere circa l’opportunità o meno di presentare domanda di insinuazione al passivo.

In proposito occorre premettere che la Federazione Provinciale costituisce una entità inesistente che ha assunto giuridica rilevanza solo ed esclusivamente in forza della sentenza n. 283 del Tribunale di Roma del 26.09.2007 che ne ha dichiarato l’insolvenza riconoscendone così l’esistenza. In realtà la Federazione altro non è che una parte dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, priva di soggettività e personalità giuridica autonoma e pertanto la predetta sentenza costituisce all’evidenza una aberrazione giuridica.

Si aggiunga che il rapporto di lavoro alle dipendenza dell’ANCR è un rapporto di impiego pubblico.

In questo contesto occorre tenere presente che l’insinuazione al passivo dell’Amministrazione Fallimentare produce gli effetti di una domanda giudiziale e, pertanto, l’ipotetico richiedente ammetterebbe le circostanze di cui all’istanza.

In considerazione di quanto sopra coloro che decideranno di presentare la domanda di ammissione al passivo affermeranno:

- di essere dipendenti della Federazione e non dell’ANCR
- di essere creditori di somme per stipendi, ferie, permessi etc. della Federazione e non dell’ANCR
- di essere creditori del TFR (Trattamento di Fine Rapporto), così implicitamente ammettendo che il rapporto di lavoro ha già avuto termine, poiché solo all’atto della cessazione del rapporto di lavoro sorge il credito di pagamento del TFR.

Queste affermazioni potranno in futuro essere utilizzate contro i dipendenti, ad esempio laddove affermino, in contrasto con l’istanza di insinuazione, di essere dipendenti pubblici, con garanzia della stabilità dell’impiego. Pertanto l’istanza di insinuazione al passivo fallimentare comporta una serie di ammissioni difficilmente recuperabili o revocabili in seguito e comporta, soprattutto, il riconoscimento dell’esistenza e della soggettività giuridica di un’entità come la Federazione, che al contrario sembra assolutamente artificiosa nonché frutto della sola pronuncia del Tribunale Fallimentare sulla quale pesano, come è noto gravi dubbi di legittimità sotto il profilo civilistico e penalistico.

E’ vero che normalmente l’ammissione al passivo dei fallimenti comporta il diritto per il lavoratore di ottenere il pagamento del preavviso e del TFR dal fondo di garanzia dell’INPS, ma questo diritto è connesso al versamento dei contributi da parte datoriale, nell’ambito di un rapporto di lavoro privato, il che non è avvenuto nel caso di specie stante la apertura di una posizione previdenziale dell’ANCR come datore di lavoro pubblico e non privato.

Va segnalato, tuttavia, che trascorso il termine per il deposito delle domande i creditori decadranno dal diritto di insinuare i propri crediti al passivo e, pertanto, potranno subire conseguenze dannose nell’ipotesi, invero alquanto improbabile, che l’artificio della separata soggettività della Federazione trovi conferma in giudizio.

Ciò posto, ritengo non opportuno il deposito della domanda di insinuazione al passivo.

Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e porgo distinti saluti. Avv. Alessandro Fusillo

N.B. ( Questo documento è stato tratto dal sito del Libero Comitato RdB )