24 gennaio 2008

Comunicato sindacale SAVIP


Il 13 Febbraio 2008 scade il termine ultimo per la
presentazione dell’Istanza di costituzione allo stato passivo come
creditori privilegiati.
Il Savip ha predisposto, nell’ambito del proprio Direttivo
Sindacale, l’organizzazione della raccolta delle Istanze per conto dei
propri iscritti.
Ogni dipendente iscritto alla nostra O.S. dovrà prendere
contatto con il proprio Rappresentante Sindacale e preparare in
triplice copia:
1. Modulo Savip per insinuazione allo stato passivo per crediti di
lavoro subordinato debitamente compilato (originale più 2
copie).
2. Foglio riepilogativo dei conteggi dei crediti vantati nei
confronti dell’A.N.C.R.-I.V.U. (originale più 2 copie).
3. Busta paga di Settembre 2007 (3 copie).
Si precisa che la modulistica in questione dopo ulteriori incontri
con i nostri Legali è stata rivista modificata, per tutti coloro che
hanno già consegnato la propria istanza la stessa sarà modificata
dallo Studio Legale.
In particolare è stato eletto come domicilio legale lo Studio
dell’Avvocato Paolo Marini, in quanto per le notifiche Giudiziarie è
necessario un indirizzo legale nel distretto di Roma.
Il punto nr. 5 del modulo viene rivisto e corretto, denominando
correttamente il nostro Istituto come riportato dalla nostra lettera
d’assunzione e busta paga.
Inoltre per rispondere alle numerose domande relative all’Art.
2751 bis del C.C.
Hanno privilegio generale sui mobili (e solo sui mobili -ndr-) i crediti riguardanti:
1) le retribuzioni dovute, sotto qualsiasi forma, ai prestatori di lavoro subordinato e tutte le indennità dovute per effetto della cessazione del rapporto di lavoro, nonché il credito del lavoratore per i danni conseguenti alla mancata corresponsione, da parte del datore di lavoro, dei contributi previdenziali ed assicurativi obbligatori ed il credito per il risarcimento del danno subito per effetto di un licenziamento inefficace, nullo o annullabile;
2) le retribuzioni dei professionisti e di ogni altro prestatore d'opera intellettuale dovute per gli ultimi due anni di prestazione;
3) le provvigioni derivanti dal rapporto di agenzia dovute per l'ultimo anno di prestazione e le indennità dovute per la cessazione del rapporto medesimo;
4) i crediti del coltivatore diretto, sia proprietario che affittuario, mezzadro, colono, soccidario o comunque compartecipante, per i corrispettivi della vendita dei prodotti nonché i crediti del mezzadro o del colono indicati dall'art. 2765;
5) i crediti dell'impresa artigiana e delle società od enti cooperativi di produzione e di lavoro, per i corrispettivi dei servizi prestati e della vendita dei manufatti;
5 bis) i crediti delle società cooperative agricole e dei loro consorzi per i corrispettivi della vendita dei prodotti.
facciamo presente che, dopo ulteriori incontri con i
nostri Avvocati, c’è stato chiarito che la presentazione dell’istanza
non può essere causa di rescissione del contratto (licenziamento)
infatti, sono previsti in questo articolo due tipologie di tutela dei
crediti da lavoro, una per tutti i tipi di credito da lavoro subordinato
ed una per le indennità dovute al fine rapporto.
Per motivi organizzativi e di protocollo entro il 31 gennaio 2008
tutti gli iscritti dovranno consegnare al proprio Rappresentante
Sindacale la modulistica richiesta.

Buon san Valentino


Il Presidente del Tribunale di Roma sez. Fallimentare Dott. F. Severini ha comunicato, come da accordi presi nell’incontro del 16 gennaio 2008, la data ultima per l’insinuazione al passivo, pertanto i termini sono prorogati al 13 febbraio 2008. Seguirà una comunicazione del Prof Francario. Si rammenta ai colleghi interessati che, comunque, l’insinuazione tardiva, come riferito dal Dott. Severini, non comporta nessun problema o perdita di diritti.

Dal sito del libero comitato lavoratori

23 gennaio 2008

Fondo di garanzia del TFR e fallimento del datore di lavoro

Con sentenza del 3 settembre 2007 n. 18481, la Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha chiarito che il Fondo di garanzia, nelle ipotesi di insolvenza del datore di lavoro, deve assicurare «il pagamento dei diritti non pagati dei lavoratori subordinati» identificando i diritti stessi per il titolo, sul quale si fondano.
In sostanza secondo la Corte, l’Inps si deve accollare, tramite tale Fondo di garanzia appositamente costituito, i debiti del datore di lavoro fallito ed insolvente del Tfr dei dipendenti e comunque deve assumersi le stesse obbligazioni definitivamente accertate a carico del stesso datore in sede di fallimento o di altra procedura concorsuale, ivi compreso il TFR.
Fatto e diritto
A seguito del fallimento della società, il lavoratore aveva chiesto al Fondo di garanzia del TFR, il pagamento della voce in questione. L’inps, quale gestore del Fondo di garanzia (di cui all'articolo 2 della legge 29 maggio 1982, n. 297), glielo aveva negato ed allora il lavoratore si era rivolto al giudice di primo grado che glielo aveva riconosciuto imponendo all’Inps il relativo pagamento.Anche il Tribunale aveva confermato la sentenza del giudice di primo grado, che aveva rigettato l'opposizione dell'Inps,.L’Inps, tuttavia, è ricorso in Cassazione contro la sentenza di appello.
Le ragioni dell’Inps
Secondo l’Inps, la sentenza impugnata va rivista in quanto la stessa aveva ritenuto che il Fondo di garanzia gestito dall'istituto, fosse tenuto al pagamento del trattamento di fine rapporto dovuto al lavoratore (ora) intimato, in sostituzione del datore di lavoro fallito ‑ sebbene lo stesso trattamento fosse parzialmente commisurato ad anzianità maturata, in precedenza, alle dipendenze di altro datore di lavoro.
Il Fondo di garanzia del TFR
La legislazione vigente prevede che possano richiedere l'intervento del Fondo tutti i lavoratori dipendenti da datori di lavoro tenuti al versamento all'Istituto del contributo che alimenta la Gestione, compresi i lavoratori con la qualifica di apprendista ed i dirigenti di aziende industriali . Il Fondo di garanzia «si sostituisce» al datore di lavoro inadempiente per insolvenza nel pagamento del trattamento di fine rapporto. Ne risulta, quindi, che il Fondo di garanzia, quale accollante ex lege, assume ‑ in via solidale e, ad un tempo, sussidiaria (dovendosi preventivamente agire nei confronti del debitore principale) ‑ la medesima obbligazione del datore di lavoro, rimasta inadempiuta per insolvenza del medesimo.La procedura per l’accertamento ed il conseguimento di quanto dovuto dal Fondo di garanzia a titolo di TFR si articola nella insinuazione dello stesso credito e degli accessori relativi nello stato passivo del fallimento (o di altra procedura concorsuale) del datore di lavoro (reso esecutivo o, comunque, divenuto “definitivo” a seguito della sentenza di rigetto delle eventuali opposizioni od impugnazioni, riguardanti quel credito) e nella successiva presentazione al Fondo della domanda di pagamento (dopo che sia trascorso inutilmente il previsto termine dilatorio di quindici giorni).Il TFR che il Fondo di garanzia è tenuto a pagare ai lavoratori, in sostituzione del datore di lavoro insolvente si identifica con l’oggetto del credito che, allo stesso titolo, risulta ammesso al passivo del fallimento o di altra procedura concorsuale (in tal senso, vedi, per tutte, Cass. n. 17079/2004, 7604, 6808/2003, 294/2000).Posto che per l’intervento del fondo il datore di lavoro deve essere soggetto alle procedure concorsuali, i requisiti dell’intervento del Fondo di garanzia sono:a) la cessazione del rapporto di lavoro subordinato;b) l’apertura di una procedura concorsuale;c) l’esistenza del credito per TFR rimasto insoluto.
La decisione della Corte di Cassazione
Secondo la Corte di Cassazione il legislatore italiano, nel quadro di attuazione della disciplina comunitaria, ha istituito presso l'Inps il fondo di garanzia, gestito dall'Istituto medesimo, per assicurare ai lavoratori la soddisfazione effettiva del credito a titolo di trattamento di fine rapporto nel caso di insolvenza del datore di lavoro (per causa di fallimento o ad altra procedura concorsuale).Pertanto, con la sentenza del 3 settembre 2007 n. 18481, la Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha chiarito che il Fondo di garanzia, nelle ipotesi di insolvenza del datore di lavoro, deve assicurare «il pagamento dei diritti non pagati dei lavoratori subordinati» e l’Inps tramite tale Fondo si deve accollare i debiti del datore di lavoro fallito ed insolvente del Tfr dei dipendenti.Per la Cassazione, dunque, l’Inps deve assumersi le stesse obbligazioni definitivamente accertate a carico del stesso datore in sede di fallimento o di altra procedura concorsuale, ivi compreso il TFR. Non è stato giudicato rilevante nel caso esaminato dalla Corte di Cassazione il fatto che il TFR fosse stato anche se parzialmente commisurato ad anzianità maturata, in precedenza, alle dipendenze di altro datore di lavoro.

19 gennaio 2008

Insinuazione al passivo per chi ha fatto RICORSO contro il commissariamento dell'IVU. (distribuito dal Comitato Lavoratori RdB)

TRIBUNALE CIVILE DI ROMA - SEZIONE FALLIMENTARE
(R.G. n. 1137/2007 – A.S. 2/07 – Giudice Del. Dott. Severini – Ud. 19.2.2008)
RICORSO PER INSINUAZIONE AL PASSIVO
PER CREDITI DI LAVORO
Il sottoscritto, Sig. ……………………………….., nato a ……………….. il ………., residente in ……………………., Via………………………………….., (C.F. …………………………………..), ed elettivamente domiciliato presso la Segreteria del sindacato R.d.B. – C.U.B in Via dell’Aeroporto n. 129 - 00175 Roma
PREMESSO
- che in data 20.8.2007 “l’Istituto di Vigilanza dell’Urbe – Federazione Provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – A.N.C.R., in persona del Commissario Straordinario, Avv. Gustavo De Meo” (questa è la testuale dizione che si legge nel ricorso), presentava ricorso, innanzi al Tribunale Civile di Roma, Sezione Fallimentare, affinché venisse dichiarato lo stato di insolvenza dell’Istituto di Vigilanza dell’Urbe e, di conseguenza, si procedesse all’ammissione del medesimo alla procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. n. 270 del 1999;
- che il Tribunale Civile di Roma, Sezione Fallimentare, con sentenza n. 283 del 25.9.2007, depositata in cancelleria in data 26.9.2007, affissa in data 29.9.2007, provvisoriamente esecutiva, dichiarava lo stato di insolvenza della “Federazione Provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Istituto di Vigilanza dell’Urbe” ai sensi del D.Lgs. n. 270 del 1999, con contestuale nomina del Dott. Fausto Severini quale Giudice Delegato per la procedura, nonché del Prof. Avv. Lucio Francario quale Commissario Giudiziale, fissando, altresì, l’adunanza per l’esame dello stato passivo alla data del 6.2.2008, con successivo rinvio d’ufficio al 14.3.2008 (R.G. n. 1137/2007);
- che con decreto del 7.11.2007, depositato in cancelleria in data 8.11.2007 (rep. n. 648/07) il Tribunale Civile di Roma, Sezione Fallimentare, riunito in camera di consiglio composta dal Dott. Fausto Severini, in qualità di Presidente estensore, nonché dai Giudici Dott. Nicola Pannullo e Dott.ssa Chiara Schettini, ritenuta la sussistenza di concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico, dichiarava aperta la procedura di amministrazione straordinaria della “Federazione Provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Istituto di Vigilanza dell’Urbe”, con successiva nomina del Prof. Avv. Lucio Francario quale Commissario Straordinario;
- che sia la sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza, sia il successivo decreto di apertura della procedura di amministrazione straordinaria venivano tempestivamente impugnate dal sottoscritto nelle rispettive sedi giudiziarie con atti ai quali ci si riporta integralmente (i relativi giudizi risultano tuttora pendenti innanzi al Tribunale Civile di Roma con R.G. n. 70304/2007 ed innanzi alla Corte d’Appello di Roma con R.G. n. 58241/2007);
- che l’odierno istante è dipendente dell’Ente con qualifica di…………………….., matricola n………………………., giusta dichiarazione datoriale del……………………..;
- che, con lettera prot. n. 14802/GEN, consegnata a mani in data 23.10.2007, il sottoscritto veniva a conoscenza della sopra menzionata sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza n. 283 del 2007;
- che, in virtù del menzionato rapporto di lavoro subordinato, il sottoscritto ha continuato ad esercitare la propria attività lavorativa, in favore del proprio originario ente datore, maturando un credito di lavoro dell’importo complessivo, allo stato, di € ………………….. per la mensilità di settembre, e di € ……………. per buoni pasto;
- che, in virtù del medesimo rapporto di lavoro subordinato, l’odierno istante ha, altresì, ad oggi, maturato un ulteriore credito, relativo a ferie/permessi, 13^ e 14^ mensilità, TFR, come di seguito specificato:
a) ferie / permessi
b) 13 ^ mensilità
c) 14 ^ mensilità
d) TFR
e) …………………..
- che, a tutt’oggi, non si è ancora provveduto al pagamento delle somme dovute al sottoscritto in ragione delle prestazioni lavorative regolarmente espletate, rimanendo, pertanto, debitrice, nei confronti dello stesso, come detto, della somma complessiva di € ……………………….., oltre interessi legali e rivalutazione monetaria da dì del dovuto fino alla data di chiusura dello stato passivo;
- che il menzionato credito risulta essere supportato dalla prova scritta derivante dai conteggi analitici rilasciati al sottoscritto dall’Ente datore, contenenti esplicita menzione delle spettanze retributive sopra richiamate;
- che i crediti in questione, attesa la natura degli stessi, rivestono natura di privilegio generale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2751 bis, n. 1, Cod. Civ..
- che risulta, pertanto, manifesto il diritto all’ammissione dell’odierno istante, in qualità di creditore privilegiato, allo stato passivo della procedura indicata in epigrafe.
Tutto quanto innanzi premesso, il sottoscritto, Sig……………………………, come sopra descritto e rappresentato, propone
RICORSO
affinchè l’Ill.mo Giudice Delegato voglia disporre, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2751 bis, n. 1, Cod. Civ., l’ammissione in privilegio allo stato passivo della procedura in epigrafe indicata, oltre interessi di legge e rivalutazione monetaria dal dì del dovuto fino alla data di chiusura dello stato passivo, per gli importi di seguito specificati:
1) retribuzioni
2) buoni pasto
3) ferie / permessi
4) 13 ^ mensilità
5) 14 ^ mensilità
6) TFR
7)……………………..
Si depositano i seguenti documenti:
- dichiarazione datoriale con prospetto riassuntivo ed analitico delle somme spettanti al ricorrente;
- copia busta paga di settembre.
Con espressa riserva di esibire l’ulteriore documentazione eventualmente occorrente a sostegno del presente ricorso, e comunque salvo ed impregiudicato ogni altro diritto.
Roma, lì………………………
Firma

Ricorso per l'insinuazione allo stato passivo - (mandato con i conteggi)

TRIBUNALE CIVILE DI ROMA
SEZIONE FALLIMENTARE
sent. n. 283/07 - proc. n. 1137/07
Commissario Straordinario Prof. Avv. Lucio Francano
Impresa: Federazione Provinciale di Roma dell' Associazione Nazionale
Combattenti e Reduci,
Istituto di Vigilanza dell'Urbe
ricorso per l'insinuazione allo stato passivo
per crediti di lavoro ex art. 93 RD16 marzo 1942, n. 267
All' ill.mo Signor Giudice Delegato ali'Amministrazione Straordinaria ex D.lgs. 270/1999 dott Fausto Severini:
il sottoscritto ...................., nato a ......, il...................., Codice Fiscale
...................., residente in .................., alla Via................................, dove
elegge domicilio ai fini del presente atto, ^ premesso
- che il sottoscritto è dipendente della Federazione provinciale di Roma dell' 'A.N.C.R., Istituto di Vigilanza dell'Urbe con la qualifica di
.........................., matricola n....................., giusta dichiarazione
datoriale del............... che si produce sub doc. 1;
- che l'istante è venuto a conoscenza della sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza dell' A.N.C.R. Istituto di Vigilanza dell'Urbe a seguito dell'avvenuta consegna a mani della lettera del 23.10.2007, Prot. n.
14802/GEN, recante come oggetto "Dichiarazione dello stato di insolvenza della
TRIBUNALE CIVILE DI ROMA
SEZIONE FALLIMENTARE
sent. n. 283/07 - proc. n. 1137/07
Commissario Straordinario Prof. Avv. Lucio Francano
Impresa: Federazione Provinciale di Roma dell' Associazione Nazionale
Combattenti e Reduci,
Istituto di Vigilanza dell'Urbe
ricorso per l'insinuazione allo stato passivo
per crediti di lavoro ex art. 93 RD16 marzo 1942, n. 267
All' ill.mo Signor Giudice Delegato ali'Amministrazione Straordinaria ex D.lgs. 270/1999 dott Fausto Severini:
il sottoscritto ...................., nato a ......, il...................., Codice Fiscale
...................., residente in .................., alla Via................................, dove
elegge domicilio ai fini del presente atto, ^ premesso
- che il sottoscritto è dipendente della Federazione provinciale di Roma dell' 'A.N.C.R., Istituto di Vigilanza dell'Urbe con la qualifica di
.........................., matricola n....................., giusta dichiarazione
datoriale del............... che si produce sub doc. 1;
- che l'istante è venuto a conoscenza della sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza dell' A.N.C.R. Istituto di Vigilanza dell'Urbe a seguito dell'avvenuta consegna a mani della lettera del 23.10.2007, Prot. n.
14802/GEN, recante come oggetto "Dichiarazione dello stato di insolvenza della
TRIBUNALE CIVILE DI ROMA
SEZIONE FALLIMENTARE
sent. n. 283/07 - proc. n. 1137/07
Commissario Straordinario Prof. Avv. Lucio Francano
Impresa: Federazione Provinciale di Roma dell' Associazione Nazionale
Combattenti e Reduci,
Istituto di Vigilanza dell'Urbe
ricorso per l'insinuazione allo stato passivo
per crediti di lavoro ex art. 93 RD16 marzo 1942, n. 267
All'ill.mo Signor Giudice Delegato ali'Amministrazione Straordinaria ex D.lgs. 270/1999 dott Fausto Severini:
il sottoscritto ...................., nato a ......, il...................., Codice Fiscale
...................., residente in .................., alla Via................................, dove
elegge domicilio ai fini del presente atto, ^ premesso
- che il sottoscritto è dipendente della Federazione provinciale di Roma dell' 'A.N.C.R., Istituto di Vigilanza dell'Urbe con la qualifica di
.........................., matricola n....................., giusta dichiarazione
datoriale del............... che si produce sub doc. 1;
- che l'istante è venuto a conoscenza della sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza dell' A.N.C.R. Istituto di Vigilanza dell'Urbe a seguito dell'avvenuta consegna a mani della lettera del 23.10.2007, Prot. n.
14802/GEN, recante come oggetto "Dichiarazione dello stato di insolvenza della
Federazione provinciale di Roma dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci -Istituto di Vigilanza dell'Urbe" ;
- A) che , in forza di tale rapporto di lavoro subordinato, l'istante ha svolto attività a favore della Federazione provinciale di Roma dell'A.N.C.R. Istituto di Vigilanza dell'Urbe nel mese di settembre 2007, maturando un credito di
lavoro per il complessivo importo di euro ....................così come
desumibile dalla busta paga;
- B) che, in forza di tale rapporto di lavoro subordinato, l'istante ha maturato a fine settembre 2007, altresì, un credito relativo a:
a. Ferie / Permessi €___________________
b. 13A mensilità €___________________
e. 14A mensilità €___________________
d. TFR €___________________
e. Altro titolo (da specificare) €___________________
- che la Federazione Provinciale di Roma dell'A.N.CR. Istituto di Vigilanza dell'Urbe non ha provveduto al pagamento di quanto dovuto al sottoscritto in conseguenza delle prestazioni lavorative regolarmente espletate, rimanendo
così debitrice nei confronti dell'istante della somma di euro................., oltre
alla rivalutazione monetaria (da calcolarsi in ragione di ciascun anno) ed agli interessi nella misura del tasso di interesse legale fino alla data di chiusura dello stato passivo.
- che il credito è supportato da prova scritta, tale essendo i conteggi analitici rilasciati all'istante dalla Federazione provinciale di Roma dell'A.N.C.R. Istituto di Vigilanza dell'Urbe che si producono sub doc. 3 (ove sono riportate tutte le spettanze retributive sopra richiamate);
- che, trattandosi di credito di lavoro, lo stesso è assistito dal privilegio generale di cui all'ari 2751 bis, n. 1 C.C.;
- che pertanto l'istante Sig...........................ha diritto di essere ammesso
quale creditore privilegiato allo stato passivo della procedura in epigrafe per l'importo complessivo di euro..................
Tutto ciò premesso il Sig............................
CHIEDE
l'ammissione in privilegio, ai sensi dell'ari 2751 bis n. 1 C.C.( Art. 2751 bis Crediti per retribuzioni e provvigioni, crediti dei coltivatori diretti, delle società od enti cooperativi e delle imprese artigiane
Hanno privilegio generale sui mobili i crediti riguardanti:
1) le retribuzioni dovute, sotto qualsiasi forma, ai prestatori di lavoro subordinato e tutte le indennità dovute per effetto della cessazione del rapporto di lavoro, nonché il credito del lavoratore per i danni conseguenti alla mancata corresponsione, da parte del datore di lavoro, dei contributi previdenziali ed assicurativi obbligatori ed il credito per il risarcimento del danno subito per effetto di un licenziamento inefficace, nullo o annullabile)
allo stato passivo della procedura in epigrafe oltre rivalutazione monetaria ed interessi di legge fino alla data di chiusura dello stato passivo, per i seguenti importi:
• retribuzioni del mese di settembre 2007 €........
• ferie / Permessi €........
• 13A mensilità €........
• 14A mensilità €........
TFR €........
• Altro titolo €.........
Si allegano i seguenti documenti:
1) dichiarazione datoriale con prospetto riassuntivo ed analitico delle somme spettanti al ricorrente;
2) copia della busta paga di settembre.
3)...............................................
D ricorrente si riserva di presentare altra documentazione a sostegno del presente
ricorso entro il termine previsto dall'art 93 comma 7 del RD 267/42.
Salvis Jurìbus
Roma li, .................... Firma