16 agosto 2009

Dal 14 al 28 agosto al siamo qui.

da: IL MESSAGGERO

ROMA (16 agosto) - Seconda notte sul Colosseo per le 7 guardie giurate dell'Istituto vigilanza dell'Urbe, che da sabato pomeriggio, sono accampate sopra il terzo anello del monumento per protestare contro il cambio di gestione dell'ente, trasfornato in soggetto privato e che impone la modifica del loro contratto di lavoro, da pubblici dipendenti in lavoratori di un'azienda privata, con condizioni salariali e tutele più incerte.Nuovo malore per un manifestante. «Nel corso della notte - racconta uno dei colleghi che da sotto il Colosseo assiste i sette, Walter Pignatelli - Giorgio, 52 anni, ha avuto di nuovo problemi di respirazione. La dottoressa si è rifiutata di raggiungerlo a circa 50 metri d'altezza, per prestargli soccorso. Così l'autista dell' ambulanza del 118 è salito a portare un respiratore con l'ossigeno, ma arrivato sul posto non ha funzionato».A quel punto non è restato che far avere a Giorgio un ansiolitico che, secondo quanto viene riferito, è stato sufficiente a calmarlo e farlo dormire fino alle 5. Stamani sono stati rifocillati con cornetti, cappuccini, acqua e bustine di magnesio e potassio per affrontare la giornata che si preannuncia con temperature elevate. Di scendere non ne vogliono sapere e di una eventuale staffetta non se ne parla: «le forze dell'ordine ce lo impedirebbero e non possiamo permettercelo», spiega.Il Campidoglio interviene per cercare di trovare una soluzione che fermi la protesta delle 7 guardie giurate dell'Istituto vigilanza dell'Urbe, che da venerdì pomeriggio, sono sopra il terzo anello del Colosseo per protestare contro il cambio di gestione dell'ente dal quale dipendevano. L'assessore capitolino alle Attività produttive Davide Bordoni, che si è recato sotto al Colosseo e, informa presidente del Libero Comitato Rdb Marco Lucarelli «ci ha convocati domani alle 11 in Campidoglio». Un invito accolto perchè «non rinunciamo al dialogo - spiega Lucarelli tra i portavoce della protesta - ma non fermiamo la protesta e se la Prefettura è disposta ad aprire un Tavolo ma solo se scendono dal Colosseo, niente da fare». Lucarelli spiega che il Tavolo «è già stato aperto a Palazzo Chigi nel marzo scorso ma il ministero della Difesa continua a defilarsi». Soddisfatti si dicono invece le guardie giurate «per la convocazione del Campidoglio», perchè «speriamo sia un inizio di interesse istituzionale» anche se «la questione si risolve solo a Palazzo Chigi, perchè si tratta di un ente nazionale. Non credo che sia possibile risolvere la questione a livello locale, ma se le istituzioni pensano di poter trovare sbocchi per i lavoratori, sono i benvenuti».
Dal : Corriere della sera
Roma 18 Agosto 2009
E' sceso dal terzo anello del Colosseo, uno dei sette «gladiatori», i vigilantes asserragliati sul Colosseo per protestare contro la ristrutturazione della Ancr-Urbe Roma, l'azienda che nella trasformazione da ente pubblico a ditta privata avrebbe provocato il licenziamento di 300 guardie giurate. La decisione è giunta dopo una lunga trattativa tra i manifestanti e le istituzioni, con la mediazione del rappresentante sindacale RdB Marco Lucarelli e del presidente della commissione Lavoro della Regione Lazio, Giuseppe Mariani. Giorgio Gori, il primo «gladiatore» a lasciare la protesta sul Colosseo «è sceso per i problemi di salute che ha avuto», spiega Angelo De Paolis, uno dei sei lavoratori rimasti a manifestare sull'anfiteatro Flavio, ma anche come «gesto di collaborazione per le trattative aperte».
Lunedì sera i gladiatori avevano bocciato qualsiasi ipotesi di sospensione della pericolosa protesta (sono da 4 notti accampati su un cornicione a 50 metri d'altezza) denunciando un «ricatto inaccettabile»: ovvero la richiesta di scendere dall'Anfiteatro in cambio di un incontro in Prefettura fissato per le 11 di martedì. Poi nella notte si è raggiunto un accordo: in considerazione delle condizioni di salute di Gori, che alle nove ha abbandonato la protesta ed è stato portato all'ospedale San Giovanni per accertamenti. Lunedì la guardia giurata si era sentita male ed aveva avuto bisogno dell'intervento di un medico che, in cima al Colosseo, gli aveva somministrato una flebo.
Le altre 6 guardie giurate che - appoggiate a terra da un centinaio di colleghi - occupano da venerdì il terzo anello del Colosseo, restano in vetta al monumento. Nel frattempo è in corso l'incontro - si spera decisivo - che in prefettura dovrebbe portare ad un accordo tra manifestanti, rappresentati dalla Rdb, e istituzioni. L'incontro è iniziato fra tensioni perchè la prefettura non ha accettato che fossero presenti i soli sindacati di base - che contestano la ristrutturazione - ma ha voluto al tavolo anche i confederali, contestati dalle Rdb perchè accettarono l'accordo di ristrutturazione dell'Ancr Urbis-Roma.La trattativa sarà difficile, spiegano i sindacalisti di base, che attaccano la gestione di una ristrutturazione aziendale sulla quale sono aperte due inchieste della magistratura: «Inizia un percorso per comprendere cosa è successo» nella privatizzazione dell'ente Ancr. Finora 600 dei 900 vecchi dipendenti hanno firmato il contratto con il nuovo istituto privatizzato.
I manifestanti confidano nel vertioe in Prefettura dopo che, lunedì mattina, aveva lasciato l'amaro in bocca il fallimento della riunione in Campidoglio con l'assessore al commercio del comune di Roma, Davide Bordoni. Un sostanziale nulla di fatto. Nel «nido d'aquila», le sei guardie aspetteranno i risultati dell'ennesimo incontro.Il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo giustifica la stasi spiegando che «il Comune in questo caso non è interlocutore nel senso tecnico del termine ma politico: in ogni caso come amministrazione non ci tireremo indietro». Ma ribadisce che la protesta deve essere modificata: «Se vorranno mantenere la forma assembleare di protesta, lo potranno fare ai piedi del Colosseo».

3 commenti:

MARK55 ha detto...

Sette colleghi stanno vivendo in condizioni molto disagiate sul terzo anello del colosseo.Tutti gli altri colleghi coerenti con questa ultima battaglia li sostengono ai loro piedi,giorno e notte.Altri "colleghi" che come noi non hanno firmato si sono guardacaso "ammalati" dal giorno 13/08/09 o si sono infortunati proprio quel giorno.Bhe, guardatevi allo specchio e sputatevi magari in presenza dei vostri figli e di vostra moglie ai quali avrete detto "peccato che non posso stare con loro.Fate schifo,la vostra dignità ha il colore delle vostre feci.

urbe ha detto...

http://www.efende.it/index.php?id=312.

il filo di gustavo...

per tutti quelli che non hanno avuto il ''piacere'' di vedere il buon gustavo...ora potete...osservatelo e capirete che questo ci sotterra a tutti!!
ci dobbiamo impegnare di piu' ragazzi!!

urbe ha detto...

http://digilander.libero.it/lucioleo/zeus47/47testa.html


proprietario anche del consorzio di casalpalocco il buon de meo...che poliedrico..