18 ottobre 2009

LAZIO: MARIANI, VERTENZA VIGILANTI ANCR, SUBITO AMMORTIZZATORI SOCIALI

(IRIS) - ROMA, 16 OTT - “Questa mattina ho preso parte all’incontro, svoltosi presso la Presidenza della Regione Lazio, con una delegazione dei vigilanti dell’ANCR, in vertenza aperta ormai dallo scorso mese di agosto”. Lo dichiara in una nota Peppe Mariani, Presidente della commissione Lavoro, Pari Opportunità, Politiche Giovanili e Politiche Sociali della Regione Lazio. “Si tratta – prosegue Mariani – di trecento persone inoccupate, alle quali, peraltro, non è stato ancora concesso un sostegno economico. In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui si dà la massima importanza alla sicurezza, lavoratori, qualificati proprio in questo settore con corsi finanziati dalla nostra Regione, perdono non soltanto la loro dignità professionale, ma non riescono ad ottenere ammortizzatori sociali per poter far fronte alle difficoltà economiche quotidiane. Il tratto più assurdo e inaccettabile di questa situazione, è lo stato di limbo nel quale si trovano questi lavoratori, che non risultano licenziati dall’ANCR, dove però non possono più lavorare. Ne consegue che la commissione da me presieduta, pur avendo dichiarato, in accordo con l’Assessore al Lavoro, la disponibilità della Regione alla concessione della cassa integrazione in deroga, non possiede un reale interlocutore, qualcuno che stia materialmente dall’altra parte del tavolo di confronto. Credo, allora – continua Mariani - che l’incontro di questa mattina, preceduto da una mia mozione presentata il 7 ottobre e votata in Consiglio Regionale all’unanimità, sarà finalizzato a coinvolgere in modo definitivo tutte le parti istituzionali competenti sul territorio, ed arrivare in maniera congiunta e rapida ad una soluzione positiva dell’intera vicenda. In questo senso – conclude Mariani – sarà anche determinante l’udienza fissata per il giorno 22 ottobre da parte del Tribunale del Lavoro di Roma. Mi auguro, infatti, che quest’ultimo possa agevolare e concretizzare le procedure per la concessione della Cassa Integrazione in Deroga. Dopo questo primo passo, fondamentale per le famiglie di questi lavoratori, sarà necessario elaborare nuove strategie di riassorbimento occupazionale, che non permettano la dispersione di tali professionalità”.

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