05 dicembre 2007

Volantino SAVIP 4/12/07

Lo sdegno delle Guardie Giurate dell'Istituto Vigilanza dell'Urbe e del SAVIP è quello di chi - avendo a lungo chiesto alle Autorità di intervenire, segnalando anomalie e strani tentativi di "pseudosalvataggio" della loro "azienda" da parte d'una serie di cosche d'interessati pescecani - vede, alla fine, riconosciute le sue ragioni, ma quando ormai è troppo tardi. È PER QUESTO CHE OGGI SIAMO IN PIAZZA.
La relazione del Prof. Avv. Lucio Francano, Commissario Giudiziale, al Giudice delegato del Tribunale Fallimentare di Roma ne è la prova più diretta.
Nella Relazione, sulle cause che hanno prodotto l'insolvenza dell'IVU, tra
l'altro, si legge che:
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1) "...per comportamenti negligenti o dolosi perpetrati a livello dirigenziale si sono registrate distrazioni dell'avviamento aziendale che hanno penalizzato non poco l'I.V.U...Di questo sono certamente responsabili i protagonisti delle azioni in questione."
2) "... le patologie sono state determinate sicuramente da carenze in sede di accordi aziendali,se si considera che questi non impegnavano i dirigenti cessati dall'incarico aziendale a non esercitare attività non concorrenziali quantomeno per un lasso di tempo ragionevole,secondo quanto consentito a mente dell'art. 2125 codice civile; si deve indagare, comunque,se non ricorrano altrimenti responsabilità dolose o colpose."
3) "Altri elementi di riflessione riguardano il malfunzionamento dell'attività di procacciamento della clientela, che avveniva in modo incontrollato, caotico e sottratta a razionali procedure di controllo gestionale, provocando il concreto rischio che addetti dell'I.V.U. nell'esercizio delle proprie funzioni potessero operare in concreto nell'interesse di terzi."
4) "II mancato pagamento degli oneri previdenziali e tributari, causato dall'emergente crisi operativa dell'Istituto di Vigilanza dell'urbe, si rileva nella fase più recente come fattore concausa dell'aggravarsi della crisi."
5) "L'I.V.U. è stato diretto dal 1963 al 14 marzo 2006 dal Presidente della Federazione Provinciale di Roma (on. Ruggero Villa, deceduto nel 2006), che non aveva esperienze manageriali ma solo politiche e associative."
6) "II bilancio al 31.12.2005 non è stato sottoscritto né dalla Commissione Amministratrice né dal Collegio dei sindaci a causa dello scioglimento dei predetti organi in ragione della irregolarità emerse"Se si vanno a riprendere le copiose analisi ed i molti volantini che il SAVIP ed i lavoratori hanno prodotto nel corso di oltre due anni di battaglie (mentre CGIL, CISL e UIL facevano la "voce del padrone") sarà facile constatare una stretta somiglianza con quel che dice il Commissario giudiziale.
Non ci soddisfa certo il ruolo di Cassandre, perché, il Commissario giudiziale nelle sue conclusioni, quasi dimenticandosi le sue stesse premesse, mira ad una ristrutturazione che pesa tutta sulle spalle dei lavoratori e dell'azienda, senza porre nemmeno un interrogativo sui seguenti punti:
1) quali responsabilità civili (e, dunque, patrimoniali) sono in capo alle Autorità di vigilanza (interne ed esterne al Gruppo ANCR-IVU) che, benché più volte sollecitate dal SAVIP, hanno fatto orecchie da mercante fino al giorno in cui abbiamo dovuto prendere atto del tracollo?
2) come mai, in contrasto con il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza,all'IVU è stata rinnovata la licenza in carenza della necessaria regolarità contributiva previdenziale a favore dei lavoratori?
3) quali responsabilità sono in capo non solo ai vertici ANCR, ai dirigenti ed ai professionisti dell'Istituto, ma anche alle Pubbliche Autorità, che non hanno saputo o voluto vedere, nemmeno quando, dinanzi alle nostre reiterate richieste di avere copia dei bilanci, si è registrato il silenzio più assoluto?
4) chi ha acquisito ed a quali condizioni il cospicuo patrimonio immobiliare dell'ANCR-IVU ed a quali condizioni sono state dismesse le partecipazioni della vera e propria "holding" dell'ANCR che comprendeva FINURBE e altre società di vigilanza tra cui IVCR - METRONOTTE Roma?
5) chi ha rilasciato e/o mantenuto ad un arzillo vecchietto, morto ultranovantenne, "che non aveva esperienze manageriali ma solo politiche e associative" una licenza di polizia per la quale occorre una specifica e dimostrata capacità professionale?
Lo sciopero di oggi ha il fine di richiamare le attenzioni della politica sui temi reali della crisi ANCR-IVU e quelle del Giudice fallimentare e del Commissario sulla necessità di intraprendere, come è avvenuto per il "caso Parmalat", una serie di azioni di responsabilità per il risarcimento dei danni subiti dall'ANCR-IVU per l'inerzia, l'inettitudine e la conclamata malafede di troppi.

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