05 dicembre 2007

Rainews 24

Un gruppo di metronotte assedia Montecitorio
Una manifestazione di metronotte davanti a Montecitorio, si è trasformata in un 'quasi' assalto alla Camera dei deputati. Entrate sbarrate con le forze dell'ordine a fare un cordone di sicurezza, le guardie giurate hanno fatto esplodere anche un petardo. Le bandiere che sventolano appartengono ai sindacati di base, dei Cub e dei sindacati autonomi.Mentre poliziotti e carabinieri formavano un corteo, i vigilantes hanno iniziato a urlare slogan e insulti contro il governo e contro Montecitorio. E due di loro hanno accusato malori durante la protesta. Il portone del 'Palazzo' non è tuttavia mai stato chiuso. I metronotte protestano contro l'ipotesi di staccare l'istituto di vigilanza dall'Associazione Nazionale di Combattenti e Reduci, di cui sono una diretta emanazione, per metterlo sul mercato o trasformarlo in cooperativa."I dipendenti vedono così a rischio il loro posto di lavoro. I metronotte adesso - spiega il sindacalista Vicenzo Del Vicario - percepiscono il 60% del loro stipendio e saranno costretti ad aderire o a srl o a cooperative, perdendo così tutti i diritti acquisiti compreso quello al lavoro".I manifestanti sono stati incontrati subito dai parlamentari Francesco Giro (Fi), e Domenico Gramazio (An). Con la promessa che una loro delegazione sarà ricevuta alla Camera hanno allentato la presa sul Palazzo arretrando di qualche metro. Ora la situazione di fronte all'ingresso principale di Montecitorio, dopo attimi di concitazione, sembra essere tornata più tranquilla. A 'difesa' del portone della Camera, con i manifestanti che sono indietreggiati di qualche decina di metri, si è comunque ricomposto un consistente cordone di poliziotti e carabinieri.

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