05 dicembre 2007

Corriere.it

Momenti di tensione davanti alla sede della CameraMontecitorio "assediato" dai metronotteDuecento vigilantes in protesta bloccati da un cordone di polizia mentre cercavano di entrare nel Palazzo
ROMA - Momenti di tensione a Roma davanti a Montecitorio dove un gruppo di oltre 200 metronotte dell'Istituto di vigilanza dell'Urbe ha tentato martedì mattina di entrare alla Camera. I vigilantes manifestavano in piazza Montecitorio quando all'improvviso intorno alle 10:15 si è sentita un'esplosione: probabilmente quella di un grosso petardo. Subito dopo i metronotte, tutti in divisa, hanno scavalcato le transenne ed hanno iniziato a correre verso l'ingresso principale della Camera, dove sono stati fermati a stento dalle forze dell'ordine.FERITO - Uno dei vigilantes, prossimo alla bomba carta al momento dello scoppio, si è sentito male ed è stato soccorso da una ambulanza. Mentre poliziotti e carabinieri formavano un corteo, i vigilantes hanno iniziato a urlare slogan e insulti contro il governo e contro Montecitorio. Il portone del Palazzo non è tuttavia mai stato chiuso.CONTRO LA PRECARIZZAZIONE - I metronotte dell'Urbe protestano contro l'ipotesi di staccare l'istituto di vigilanza dall'Associazione Nazionale di Combattenti e Reduci, di cui sono una diretta emanazione, per metterlo sul mercato o trasformarlo in cooperativa. «I dipendenti vedono così a rischio il loro posto di lavoro. I metronotte adesso - spiega il sindacalista Vicenzo Del Vicario - percepiscono il 60% del loro stipendio e saranno costretti ad aderire o a srl o a cooperative, perdendo così tutti i diritti acquisiti compreso quello al lavoro». I parlamentari Francesco Giro (Fi), e Domenico Gramazio (An) hanno incontrato i manifestanti: con la promessa che una loro delegazione sarà ricevuta alla Camera hanno allentato la presa sul Palazzo arretrando di qualche metro, ma non sembrano avere intenzione di tornare dietro le transenne. Davanti a Montecitorio c'è tuttora un cordone delle forze dell'ordine.«IL GOVERNO INTERVENGA» - «Noi siamo dalla parte dei metronotte - ha dichiarato Gramazio - perchè è il corpo di vigili più antico di Roma i cui diritti sono stati calpestati. Abbiamo chiesto più volte al governo di intervenire, ma come al solito da lui non è arrivata alcuna risposta». Gramazio presenterà nel pomeriggio al Senato «l'ennesima interrogazione parlamentare» per sensibilizzare il governo sulla questione dei metronotte. «Ora infatti - spiega il parlamentare di An - c'è un commissario governativo, dott. De Meo, che ha l'incarico di liquidare il patrimonio dei metronotte per farli poi sciogliere in Srl o in cooperative visto che ormai i bilanci sono considerati fallimentari per la pessima gestione che c'è stata». «Ma così facendo - sottolinea Gramazio - questi lavoratori perdono i loro diritti e noi vogliamo difenderli». Poliziotti e carabinieri bloccano, facendo come una catena umana, l'ingresso della Camera e un dirigente delle forze dell'ordine che è appena arrivato ha ordinato di bloccare «chiunque opponga resistenza».

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