05 dicembre 2007

E-Polis

La protesta. Centinaia di metronotte a Montecitorio. Prossimo incontro martedìVigilantes, blitz alla Camera petardi e transenne sfondateSono 850 le guardie giurate romane dell'Istituto Vigilanza Urbe che rischiano il postodi Cristina CarducciRoma - Inizia alle 7.30 del mattino la giornata di ieri delle guardie giurate dell'Istituto di Vigilanza Urbe, emanazione dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. In divisa, da piazza Venezia, sfilano verso Montecitorio per essere ascoltati. Esasperati per una vicenda di ingiustizia che li vede loro malgrado, protagonisti. Esasperazione che li porta a sfondare le transenne predisposte dalle forze dell'ordine, nel tentativo di raggiungere l'ingresso della Camera. Un cordone di poliziotti riesce ad evitare il blitz, ma la rabbia esplode e cori contro il Governo riempiono l'atmosfera già tesa della piazza. C'è chi si sente male dopo lo scoppio di un grosso petardo. Un'ambulanza porta via il manifestante ma passa poco tempo e un altro è colpito da malore. Sono 850 i metronotte romani a rischio impiego, la metà in piazza a protestare sotto le bandiere dei sindacati Rdb, Savip, Sdl e Sinalv Cisal per il mancato pagamento dello stipendio di settembre e il frazionamento delle successive buste paga e per il tentativo di privatizzare l'istituto, ponendo fine di fatto alla stabilità d'impiego di cui godono per legge gli impiegati dell'ente. La conseguenza di un crack finanziario, un buco di milioni di euro che ancora deve essere giustificato e dovuto all'incapacità gestionale del management dell'A.N.C.R, come si evince dalla relazione del Commissario Giudiziale. Al ritmo di cori ed urla, i manifestanti attendono un incontro e lentamente vengono fatti indietreggiare dalla polizia. Il Senatore Domenico Gramazio (An) interviene cercando di tranquillizzare la situazione, assicurando che l'incontro ci sarà. «È una situazione incandescente cui metteremo fine - dice Gramazio - a tal proposito abbiamo già disposto un'interrogazione parlamentare». Sono le 13 quando una delegazione formata dai rappresentanti sindacali, è ricevuta a Palazzo Chigi da Luigi Ferrara (consigliere sottosegretario Letta) e Carlo Sica (vice segretario generale presidenza del Consiglio). La situazione si calma all'uscita dei delegati, che strappano l'impegno immediato del Governo per ristabilire la normale erogazione delle buste paga. Martedì fissato un nuovo incontro con i delegati

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